A Terni “Dramma e passione” nel segno di Caravaggio e Artemisia Gentileschi

Fino all’8 gennaio 2023, presso la storica sede di Palazzo Montani Leoni a Terni, la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni ospita la mostra Dramma e passione. Da Caravaggio ad Artemisia Gentileschi.

Pierluigi Carofano, che assieme a Tamara Cini ne è il curatore, spiega che “La mostra è uno straordinario viaggio nella pittura del Seicento. Il visitatore potrà ammirare dipinti di maestri sommi come Caravaggio, Bartolomeo Manfredi, Orazio e Artemisia Gentileschi, Mattia Preti. Il percorso si snoda tra otto sale tematiche che vedono l’affermazione della pittura naturalista di matrice caravaggesca sino al confronto con il classicismo emiliano di Guido Reni e Guercino, lo scontro con nemici di Caravaggio come Baglione e Salini, e il trionfo della pittura barocca con Bernardo Strozzi e Mattia Preti”.

Nel percorso espositivo, punteggiato da poesie originali di Tamara Cini ispirate ai soggetti in mostra, sono ben trentatré le opere che si incontrano, dallo straordinario Ritratto di dama dei Musei Capitolini alla Maddalena penitente di Mattia Preti, una delle recenti acquisizioni della Fondazione Carit.

Il visitatore potrà ammirare in particolare l’inedita Giuditta con la testa di Oloferne, assegnata alla mano di Artemisia Gentileschi da specialisti come lo stesso Pierluigi Carofano e Riccardo Lattuada. Il dipinto replica un celebre modello di Orazio Gentileschi, padre di Artemisia.

A Caravaggio sono riferite due opere difficilmente visibili al grande pubblico. Una è la cosiddetta versione “Back-Vega” della Crocifissione di sant’Andrea, già esposta per un breve periodo a Siracusa nel 2020 e che in questa occasione è presentata come “attribuita” al grande maestro lombardo. Con maggiore convinzione, anche grazie a un documento pubblicato da Nadia Bagnarini, che lo ha rinvenuto presso l’Archivio di Stato di Roma, si lega a Caravaggio la Maddalena addolorata che, secondo alcuni studiosi, costituisce il modello della figura della Maddalena nella Morte della Vergine del Louvre.

Da apprezzare l’ingresso gratuito e la decisione di devolvere in beneficenza i proventi del catalogo (25 €) che, tra gli altri, contiene saggi di Filippo Maria Ferro, Alberto Cottino, Franco Paliaga, Nicosetta Roio ed Emilio Negro.

La mostra è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 15.30 alle 19.30. Da mercoledì a domenica è aperta anche di mattina, dalle 9.00 alle 13.00.