Incontro a Roma “L’eco del mito della Medusa di Caravaggio”

La Medusa di Caravaggio e i suoi meccanismi di comprensione sono al centro di nuove considerazioni da parte di un gruppo di studio multidisciplinare partito dall’impulso del coordinatore del GruppoArte16, Giovanni Taormina, che prosegue la sua ricerca del dettaglio dentro i capolavori dell’arte. Le nuove ipotesi su particolari celati nel capolavoro degli Uffizi, una delle opere più enigmatiche della storia dell’arte, saranno presentate in un incontro che si terrà giovedì 24 settembre alle 17:00, presso la Sala Giovanni Spadolini nella sede del Ministero dei Beni e le attività culturali e per il turismo, in via del Collegio Romano, 27 a Roma.

La tavola rotonda propone un dialogo multidisciplinare che vedrà dialogare studiosi come Stefano Zuffi. Lo storico dell’arte parlerà di Medusa e le suggestioni di Caravaggio. Dopo la sua  lectio magistralis, il curatore della tavola rotonda Giovanni Taormina, argomenterà le questioni che hanno ispirato la metafora di questo personaggio ibrido del mondo mitologico. Dalle Gòrgoni, con le nuove considerazioni sui dettagli che accomunano altre figure mitologiche legate alla Sicilia, non trascurando di dialogare sui dettagli che sono stati inseriti nel tondo di Caravaggio al fine di amplificare la scena. Il lungo viaggio, partito dal mito, avrà il suo epilogo con la descrizione del fermo immagine e il fuori campo presenti nel tondo di Medusa: il mito e il fuori campo implicano dettagli che vanno letti da una prospettiva diversa.

Béla Balázs diceva che in ogni ritratto vi è uno spartito, un’ottica, quella del regista e poeta che sarà commentata e amplificata dal musicista Costantino Mastroprimiano, con la sua relazione dal titolo Lo sguardo nella partitura. Questa nota rappresenta di certo una prospettiva che offrirà considerazioni interessanti e non del tutto indagate. Inoltre il professore Giuseppe Tedeschi, esperto d’arte, artista ritrattista e addetto di anticamera di Sua Santità Papa Francesco Bergoglio, parlerà della committenza della ritrattistica nell’ambito della Santa Sede.

Concluderanno i lavori il paleopatologo Francesco Maria Galassi e l’antropologa Elena Varotto, due giovani studiosi con all’attivo già oltre cento pubblicazioni scientifiche, che relazioneranno sull’analisi del mito della gorgone vista da una prospettiva medico-biologica e antropologica. Attraverso di loro si cercherà di comprendere come gli antichi greci potessero trarre spunti dall’osservazione del fenomeno naturale, in alcuni animali, della rigenerazione tissutale e di come ciò possa aver contribuito alla genesi del mito.

Per prenotazioni e per maggiori informazioni, scrivere a ricercascientifica.gt.curator@gmail.com.
(fonte: comunicato stampa)