Addio a Maurizio Calvesi, maestro degli studi caravaggeschi

Il 24 luglio, all’età di 92 anni si è spento serenamente a Roma lo storico e critico d’arte Maurizio Calvesi.

Già ordinario di Storia dell’Arte presso la Sapienza Università di Roma, accademico dei Lincei e di San Luca, e tra i più importanti studiosi e critici del Novecento, con la sua sterminata produzione scientifica Calvesi ha dato uno straordinario contributo all’arte italiana e internazionale, dal Rinascimento al Contemporaneo. Si ricordano, fra i tanti, i suoi fondamentali studi su Piero della Francesca, il Futurismo e le Avanguardie storiche, De Chirico, Duchamp.

È comunque negli studi caravaggeschi che il professore si è molto speso e ha pure esordito: nel 1949, si laureava con lode alla Sapienza proprio con una tesi su Simone Peterzano maestro di Caravaggio, assegnatagli da Lionello Venturi. È invece del 1990 il fondamentale libro Le realtà del Caravaggio, con cui nello stesso anno è stato insignito del Premio Viareggio per la saggistica.

Il fascicolo del 1986 "Caravaggio"

La carriera di docente universitario comincia nel 1970 all’Università di Palermo, come Professore Ordinario. Dal 1976 ha insegnato presso la Sapienza, dove è stato direttore dell’Istituto (poi Dipartimento) di Storia dell’Arte, per diventare poi Professore Emerito nel 2003. A Roma ha formato generazioni di allievi, tra cui alcuni divenuti poi noti studiosi e ricercatori caravaggisti: tra questi, Alessandro Zuccari, Stefania Macioce, Francesca Cappelletti, Antonio Vannugli.

La moglie Augusta Monferini con cui ha condiviso una grande passione per l’Arte e tante battaglie culturali, nel dare la triste notizia alla stampa ha reso noto che il commiato con amici, allievi e studiosi si terrà lunedì 27 alle ore 11, presso l’Aula Magna della facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza a Roma.