Il tempo di Caravaggio in mostra ai Musei Capitolini

Fino al 13 settembre 2020 a Roma è possibile ammirare le opere esposte in occasione della mostra Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi allestita nelle sale espositive di Palazzo Caffarelli.

L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi. È curata da Maria Cristina Bandera, direttore scientifico della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, organizzata da Civita Mostre e Musei e Zètema Progetto Cultura, mentre il catalogo è di Marsilio Editori.

La pittura di Caravaggio e della sua cerchia rappresenta la centralità delle ricerche dello storico dell’arte Roberto Longhi, una delle personalità più affascinanti della storia dell’arte del XX secolo, di cui nel 2020 ricorre il cinquantenario della scomparsa. Longhi è stato non solo il più importante storico dell’arte italiano del suo secolo, ma anche un grande collezionista: nella sua dimora fiorentina, la villa Il Tasso, oggi sede della Fondazione che gli è intitolata, ha raccolto un numero notevole di opere dei maestri di tutte le epoche, per lui occasione di ricerca e di studio. Tra queste, il nucleo più rilevante e significativo è senza dubbio quello che comprende le opere del Caravaggio e dei suoi seguaci.

In mostra è esposto uno dei capolavori di Caravaggio, acquistato da Longhi alla fine degli anni Venti: il Ragazzo morso da un ramarro. È forse questo il caso più celebre di “doppio” caravaggesco (ve ne è un’altra versione pressoché identica alla Nationa Gallery di Londra, da alcuni ritenuta il prototipo). Nella sala introduttiva, dedicata alla figura di Longhi e alla Fondazione da lui istituita, è esposto un disegno a carboncino della sola figura del ragazzo, tratto dallo stesso Roberto Longhi, che l’ha firmato e datato 1930.

E poi quattro tavolette di Lorenzo Lotto e due dipinti di Battista del Moro e Bartolomeo Passerotti aprono il percorso espositivo con l’intento di rappresentare il clima artistico del manierismo lombardo e veneto in cui si è formato Caravaggio.

A seguire sono esposti oltre 40 dipinti degli artisti che per tutto il secolo XVII sono stati influenzati dalla sua rivoluzione figurativa. Mentre, a una stagione più avanzata sono riferibili due capolavori di Mattia Preti – l’artista che più di ogni altro contribuì a mantenere fino alla fine del Seicento la vitalità della tradizione caravaggesca – e due bellissime tele di Cesare Brandi con le quali si conclude il percorso espositivo.

L’ingresso prevede la prenotazione obbligatoria con il preacquisto del biglietto sul sito www.museiincomuneroma.it ed è gratuito per i possessori della MIC card, previa prenotazione obbligatoria e gratuita allo 060608.