Caravaggio a Siracusa. Un itinerario nel Seicento aretuseo

È uscito Caravaggio a Siracusa. Un itinerario aretuseo, a cura di Michele Cuppone e Michele Romano, Le Fate editore (Ragusa), 48 pp., € 10.

Il volume contiene schede e saggi a firma di Michele Cuppone, Sara Magister, mons. Salvatore Marino, Nicosetta Roio, Michele Romano ed è ordinabile anche online.
Del ricco apparato illustrativo interamente a colori, si segnala in particolare il repertorio completo delle copie note del Seppellimento di santa Lucia di Caravaggio, che include diversi scatti inediti e altre novità, tra precisazioni e opere finora pressoché ignote.

Il catalogo sarà presentato, venerdì 3 luglio 2020 alle 18:30, a Siracusa presso Santa Lucia alla Badia, la chiesa che custodisce l’opera di Michelangelo Merisi.

modera

Ornella Fazzina
Accademia di Belle Arti di Catania

intervengono

Michele Cuppone
Caravaggio, il Seppellimento e le sue copie

Michele Romano
Il Seicento aretuseo, un itinerario urbano

Il volume si offre al lettore-visitatore come guida nel Seicento aretuseo, un momento di grande rinnovamento per Siracusa, tanto da farne modello di rinascita barocca.
Le opere più significative del percorso proposto, sono illustrate in schede critiche con un’attenzione particolare agli aspetti iconografici e storici.
Ampio spazio è dedicato ai due pittori le cui vicende, riesaminate alla luce dei più recenti studi, si erano intrecciate già negli ultimi anni del secolo precedente, a Roma: Michelangelo Merisi da Caravaggio e Mario Minniti.
Il primo, sostò a Siracusa nell’autunno del 1608, non senza lasciare, con il Seppellimento di santa Lucia, una prova magistrale del suo genio. Il secondo, a capo di una fiorente bottega, resta il maggior esponente della pittura locale, riferimento per altri due artisti principalmente attivi nel Siracusano, Daniele Monteleone e Giuseppe Reati.
Lo sguardo è infine allargato sul messinese Agostino Scilla, autore degli affreschi di quello scrigno d’arte che è la Cappella del SS. Sacramento in Cattedrale, con un richiamo al suo maestro romano Andrea Sacchi.