Caravaggio contemporaneo: a Siracusa i Tableaux vivants di Toni Mazzarella

Sta per aprire la mostra Caravaggio contemporaneo. I tableaux vivants di Toni Mazzarella, a cura di Michele Romano.
L’appuntamento per l’inaugurazione è a Siracusa, venerdì 26 giugno alle 18,00, presso la chiesa di Santa Lucia alla Badia in piazza Duomo.

Nella serata interverranno mons. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale Metropolitana di Siracusa e Ornella Fazzina, storica dell’arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Catania.
L’evento si concluderà con una lectio magistralis di Paolo Giansiracusastorico dell’arte e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Catania.

Toni Mazzarella nasce a Siracusa nel 1976, dove vive e lavora. Negli ultimi decenni, a contatto diretto con l’opera di Caravaggio, inizia un’attenta ricerca sulla luce e l’ombra del realismo seicentesco. Il percorso creativo del fotografo-artista invita lo spettatore alla conoscenza del tableau vivant (quadro vivente), mettendo in scena un realismo contemporaneo, con una vitalità quasi cinematografica dell’opera d’arte. All’attivo ha già realizzato diversi eventi espositivi con collaborazioni internazionali, in particolare la realizzazione del tableau vivant al Castello Maniace di Siracusa per la Notte dei Musei a cura della Soprintendenza ai BB. CC. AA. di Siracusa. Una parte delle sue opere è custodita presso la Chiesa parrocchiale di Santa Rita di Siracusa.

Toni Mazzarella, S. Girolamo contemporaneo, part. (la foto è stata pubblicata dal Getty Museum nella propria pagina Facebook, il 25 marzo 2020)

Pubblichiamo di seguito il testo di Ornella Fazzina La luce come verità più intima e segreta, che introduce il catalogo fotografico edito da Le Fate (Ragusa):

«L’uomo comunica con il sacro inserendo il rapporto con il divino nell’ambito dei sentimenti umani. Difatti il sacro non lo si scorge soltanto attraverso il culto delle immagini religiose, ma in chiunque sappia percepire il messaggio di sconfinata bellezza di un’arte che abbraccia il mondo interiore dell’uomo, alla ricerca incessante della verità e di se stesso.

Far rivivere le opere di Caravaggio per mezzo di un’altra espressione artistica qual è il tableau vivant, con attori abbigliati in modo da rappresentare una scena come in un “quadro vivente”, è un esercizio oggi abbastanza sfruttato che affascina i fruitori. Per un breve tempo, le persone che compongono il quadro rimangono immobili, eternando un momento in cui la narrazione si manifesta nella sua piena bellezza. Tale operazione avvicina le forme d’arte teatrali con quelle pittoriche e fotografiche, in uno straordinario gioco di contaminazione tra forme e linguaggi dove i confini disciplinari sembrano dissolversi per dare spazio ad una epifania di luci, ombre e colori.

Le opere caravaggesche da Toni Mazzarella vengono sapientemente rivisitate con una sensibilità contemporanea e attraverso un occhio attento alla composizione, ai particolari, ai ritmi, agli equilibri formali e cromatici, capace di far affiorare dall’oscurità parti di corpi e volti che parlano per sineddoche e che nel forte contrasto chiaroscurale trovano tutta la loro significazione.

In questo mondo di affetti, di sguardi, di eventi e di messaggi evangelici, la grandezza di Caravaggio è stata quella di rendere umano il sacro. Nel suo tipico realismo, il maestro lombardo è stato tra i più attenti indagatori dell’animo umano e dell’analisi fisiognomica, rappresentando i soggetti lontani dall’iconografia tradizionale e inserendoli in contesti quasi privi di un’ambientazione e per questo capaci di suscitare un’impressione di toccante commozione, immersi in una muta e drammatica penombra.

Ed è anche un clima di intensa commozione quello che si avverte osservando le fotografie di Toni Mazzarella, grazie alle ombre che avvolgono i corpi e le cose e ad una modulazione di luce sospesa, dando così una forte valenza espressiva alla scena, caratterizzata da un serrato dialogo tra i personaggi e l’ambiente circostante fatto di pura essenzialità».
Ornella Fazzina