La “Natività con i santi Lorenzo e Francesco” di Caravaggio, rubata nella piovosa notte del 17-18 ottobre 1969 da un oratorio di Palermo e stimata 20 milioni di dollari (nel 2005), resta sul podio della Top Ten Art Crimes, la classifica mondiale dei furti d’arte secondo l’FBI.
Tante le false piste e congetture sulla fine del quadro: oggetto di trattativa Stato-mafia, stendardo nei summit di Cosa nostra, scendiletto di Totò Riina, mangiato da topi e maiali in una stalla, venduto a pezzi, incendiato. Nel 2018 una nuova inchiesta della Commissione parlamentare Antimafia ha individuato in un antiquario svizzero, oggi scomparso, il primo acquirente della tela: l’affare fu gestito dal boss Gaetano Badalamenti.
A 53 anni esatti dal furto l’Institut français Centre Saint-Louis ospita un incontro che vede la partecipazione di Francesco Comparone, consigliere della Camera dei deputati, Vittorio Sgarbi, critico d’arte e Rossella Vodret, tra i massimi esperti di Caravaggio. Modera Fabio Isman, giornalista e scrittore.
L’autore chiarisce la genesi della Natività, che Caravaggio dipinse nel 1600 dentro Palazzo Madama, dove abitava in quegli anni. Rivela, inoltre, nomi e fonti finora mai emersi dagli atti giudiziari, tra cui una lettera del 1974 che fa riferimento a ignoti ricettatori, mentre un’ampia rassegna stampa del 1969 consente di ripercorrere in presa diretta le cronache del tempo.
Appuntamento martedì 18 ottobre ore 18,30 in largo G. Toniolo, 21 a Roma. Ingresso libero senza prenotazione e fino a esaurimento posti (150). Info: https://www.ifcsl.com | cultura@ifcsl.com.
Un commento su “Il Caravaggio rubato: un incontro a Roma con Sgarbi, Vodret e Comparone”
Il riconoscimento a Michele Cuppone dei suoi studi sul Caravaggio è sempre troppo poco.
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Il riconoscimento a Michele Cuppone dei suoi studi sul Caravaggio è sempre troppo poco.