Con «tre salti» intorno a Piazza Navona è possibile ripercorrere l’intera vicenda romana di Caravaggio, dagli esordi come collaboratore di bottega, alla prima commissione pubblica della cappella Contarelli, al delitto alla Pallacorda che lo costrinse all’esilio dall’Urbe.
Passando per le chiese che conservano i suoi dipinti e per i luoghi in cui abitò e che sempre frequentò: proprio in quest’area della città si concentravano i suoi più importanti collezionisti, estimatori e conoscenti.
Senza contare che fu questo il teatro stabile del quotidiano e spesso irrequieto vissuto, come ricordano fonti e documenti, alcuni ritrovati di recente.